Affetti familiari di un popolo in guerra 1a parte

Democrazia Globale

La casetta di marzapane.

Farei volentieri a meno di parlare di politica attuale, decaduta….per non dire deceduta,  a squallida diatriba pur di mantenere le posizioni che sono frutto di menzogna raggiro e corruzione.

La campagna elettorale ha fatto emergere il paggior lato di ogni contendente.

Non si parla di programmi per il futuro atti a debellare la corruzione (come possono essendo essi stessi caduti nel giro vizioso della corruzione e paculato?)

Hanno dimenticato che una società senza rispetto per le regole è destinata all’anarchia (intesa nel senso comune e non nella sua vera natura) ed al successivo collasso.

Il funanbulo che si aggira da 18 anni nell’aula del parlamento assieme alla sua corte, ai finti detrattori, ai papponi-protettori, agli speculatori, ai consiglieri fraudolenti, ai traghettatori di leggi per farlo sfuggire alla giustizia, è riapparso col suo cilindro dove i conifgli sono asfittici, ma per magia vengono rinvigoriti dalle opposizioni che sono suoi degni compari di merende.

Come mai la legge sul “conflitto d’interesse” non è stata varata dal centrosinistra? Rispondere “abbiamo sbagliato” non è solo puerile ma anche stupido in quanto un errore del genere che ha generato il tracollo di una democrazia, è imperdonabile e a gente del genere non è certo possibile affidare il governo del paese. Quindi o sono in malafede o sono degli incapaci ecco allora che il funanbulo ne approfitta per trarre vantaggio dalle loro paure di essere smascherati. Ma vale anche il contrario.

Da questa campagna elettorale emerge un solo fatto positivo che ogni fazione, non avendo argomenti sani e attuabili, guarda in cagnesco l’avversario e cerca gli scheletri nel suo armadio da dare in pasto al popolo il quale, come in una partita di tennis, guarda una volta a DX ed una volta a SX, poi si ferma al centro per vedere chi coglie la rete. Di scheletri ne stanno venendo fuori a getto continuo da ogni parte ed aumenta il partito degli schifati, dei delusi, degli arrabbiati e degli invisibili.

Alla colclusione di tutto ciò, visto che nessun partito, tranne il movimento http://www.rivoluzionecivile.it/,  ha un vero programma di bonifica e risanamento di questo paese ridotto in macerie, aspettiamoci la sua ulteriore distruzione in polvere perché fino ad ora i suoi abitanti hanno dimostrato scarsa memoria. Immagine_Hansel_e_Gretel_2

Il seme dell’utopia – Blog Socio…logico

Pubblico con molto piacere un interessante articolo del prof. Cataldo Marino.

domenica 30 dicembre 2012

2013: La battaglia dell’IMU

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Mentre tutti sono in attesa di sapere con esattezza in quale modo il prof. Monti parteciperà alle elezioni del 23 febbraio alla guida dei partiti di centro (UDC, FLI e nuovi raggruppamenti che a lui si richiamano esplicitamente), il candidato premier della destra – d’ora in avanti identificato, come nel nostro più famoso romanzo, col termine “Innominato” a causa del disgusto che larghe fasce della popolazione europea provano per il suo ben noto nome – si prepara ad affrontare la campagna elettorale con i suoi due argomenti forti: l’anticomunismo e l’abolizione dell’Imposta Municipale Unica (IMU).
Sul primo dei due argomenti c’è poco da dire. Lo si potrebbe archiviare facilmente come ‘donchisciottesco’ se non fosse per il fatto che, mentre l’eroe del Cervantes è ispirato da nobili intenti, il nostro impenitente ‘Innominato’ è persona moralmente fragile, essendo attratto unicamente dal denaro e dalle donnine. Donchisciottesco perché in Italia e nel mondo intero in questa fase storica, purtroppo, di comunisti se ne vedono ben pochi. Nella Russia del suo amico Putin ormai da vent’anni i bei vestiti e gli i-phone hanno sostituito l’industria pesante ed i servizi pubblici; in Cina si lavora per un pugno di riso; l’isoletta di Cuba potrà rimanere l’ultimo baluardo di quegli ideali solo fino a quando l’eroico Fidel sarà in grado di apparire in pubblico; nella vecchia Europa i partiti comunisti sono al 2% e in Italia sono rimasti solo Ferrero, Diliberto, Giulietto Chiesa e qualche miglia di intellettuali, che sono come piccole braci sommerse da montagne di cenere. Questo primo argomento è dunque privo di qualsiasi fondamento. A meno che non si voglia impropriamente dare del comunista a quella socialdemocrazia che ha guidato costantemente per molti decenni i paesi scandinavi e, con vicende alterne, l’Inghilterra di Blair, la Francia di Mitterrand, gli Stati Uniti di Clinton e Obama e l’Italia di Prodi. Passiamo dunque al secondo argomento: l’IMU.
L’Innominato è contro le tasse, tutte le tasse, e non c’è da stupirsene molto visto che ha un reddito annuo di circa 40 milioni di euro. Ma la tassa a lui più odiosa è l’Imu sulla prima casa. E il particolare motivo lo dice lui stesso: il 70-80% degli italiani è proprietario dell’immobile nel quale abita e quindi il progetto di abolirla, cosa che del resto già fece con l’Ici, gli procurerebbe consenso alle prossime elezioni.
Non spiega però, l’Innominato, che abolire l’Imu sulla prima casa significa far risparmiare pochi spiccioli a chi abita in un appartamento di due stanzette e servizi e far risparmiare invece migliaia di euro a chi vive in un sontuoso appartamento di diverse centinaia di metri quadri.
La Costituzione, all’art. 53, dice che “tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva”. Ora, mi chiedo, si può ragionevolmente mettere in dubbio che consistenti differenze nella rendita catastale delle abitazioni indichino, con buona approssimazione, la diversa capacità contributiva delle persone che vi abitano? Possono essere messe sullo stesso piano persone che abitano in pochi metri quadri, in un paesino di campagna o nella periferia di Milano, e altre che abitano in un appartamento di dieci o quindici stanze nel centro della stessa città?
L’Innominato, per sostenere che il fisco deve esentare tutti indistintamente, si richiama alla quasi sacralità della prima casa. E così facendo, però, farebbe risparmiare poco o niente ai poveri e tanto o tantissimo ai ricchi.
Ma può un Paperon de’ Paperoni far credere di essere un Robin Hood? Lo vedremo fra due mesi. Sull’argomento vorrei però che nel frattempo, a confrontarsi nei media con l’Innominato, oltre al sempre incerto e nebuloso Bersani, ci fosse anche il senatore Monti. Che meno facilmente si fa confondere le idee da quei fanfaroni che hanno ricavato l’abc della macroeconomia semplicemente dall’astuto esercizio di un’attività mercantile.
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Pubblicato da a 12:58

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Buon anno!

.Per il Nuovo Anno vorrei “regalare” l’Universo!

Imm. scelte dallo spazio (1)

Imm. scelte dallo spazio (2)

Imm. scelte dallo spazio (3)


Discorso esemplare del presidente dell’Uruguay Josè Mujica

Ndr:

Ritengo che si debbano unire le forze di coloro che condividono il discorso del presidente dell’Uruguay e che si possa cominciare subito sia nel nostro piccolo nella vita concreta di ogni giorno che più in grande utilizzando mezzi come Internet per iniziare una rete di partecipazione concreta ad un progetto di cambiamento socio-economico….Sarebbe utile creare una pagina su Facebook per condividere idee, proposte e per iniziare prime forme concrete di cambiamento…. C’è qualcuno che sarebbe in grado (e avesse voglia e tempo) di fare una bella pagina su Facebook?

Consapevolezza Globale

Originale

Il 15 dicembre al Paladozza di Bologna ci sarà la prima “Giornata della Consapevolezza Globale” un grande incontro di 5000 persone e associazioni che operano per un mondo migliore per celebrare il raggiungimento della la prima Massa Critica Consapevole in Italia. L’evento esperienziale prevede incontri e interviste con personalità internazionali e premi Nobel, momenti di meditazione, musiche, la proiezione in anteprima mondiale del film “The Global Shift: una Nuova Coscienza per un Nuovo Pianeta”, con video e contatti tra associazioni di tutto il pianeta per promuovere un nuovo modo di pensare consapevole. Un evento da non perdere.

La crisi globale richiede un salto di consapevolezza globale! Una nuova coscienza per un nuovo pianeta. Mezzo secolo fa Albert Einstein disse che “Non possiamo risolvere un problema adottando lo stesso modo di pensare che lo ha originato”. Così una dichiarazione firmata nel 2001 da cento Premi Nobel afferma che “Per sopravvivere nel mondo che abbiamo trasformato, dobbiamo imparare a pensare in modo diverso”.

La “Giornata della Consapevolezza Globale” nasce per promuovere il Censimento Globale, www.censimentoglobale.it, il primo programma internazionale di alleanza tra associazioni e persone di differenti radici politiche, religiose e culturali, orientate alla pace, alla sostenibilità, alla crescita umana, alla responsabilità per il benessere dell’uomo e del pianeta, ma che fino ad ora hanno agito separatamente e in modo frammentato.

Originale

Decrescita felice e microcredito contro la crisi

Il Pianeta Verde

Analisi e progetti sulla situazione globale